giovedì 31 marzo 2011

giovedì 17 marzo 2011

Gentile Santalmassi

Visto che lei non ha risposto al quesito sulle centrali nucleari, le do il mio parere sull’argomento.

È un po’ come dire:
Siccome tutti fumano, devo iniziare a fumare anch’io.
Siccome il mondo è pieno di masochisti che godono a farsi del male, è giusto che anch'io mi flagelli un poco.
Siccome la maggioranza vive (e muore) in città, devo vendere la mia casa di campagna dove si respira aria pura, e immergermi nell’alveare irrespirabile cittadino.

Veniamo al Nucleare.
Siccome tutti i paesi industrializzati ce l’hanno, anche l’Italia deve fare la sua parte.
Tralasciando gli argomenti noti sulla oggettiva pericolosità delle centrali (possibili malfunzionamenti, fughe radioattive, malformazioni genetiche trasmesse ai discendenti, territori militarizzati), parliamo di quello che secondo me è il vero problema: le scorie nucleari. Siamo in grado, in Italia, con le ecomafie dilaganti, di smaltire le scorie a regola d’arte? Il combustibile esausto delle centrali è ad alta radiotossicità e di grande persistenza nell'ambiente; i tempi di isolamento (tempo necessario affinché le scorie diminuiscano la loro radiotossicità fino al valore dell'uranio naturale che si trova in natura) oscillano da 300 a un milione di anni.
La nostra povera Italia, già così martoriata, deve assumersi anche quest’altro fardello?
Non possiamo fare a meno delle centrali? Ne siamo così sicuri? O forse le ragioni della “obbligatorietà” del nucleare stanno solo nell’enorme business che tale scelta comporta?
Per vari motivi, per il referendum di qualche anno fa, o forse solo per il Dio Caso, da noi le centrali (ancora) non ci sono.
Riteniamoci baciati dalla Dea Fortuna. Non abbiamo (ancora) gli enormi problemi di chi ha le centrali in casa propria.
Paghiamo pure una maggior bolletta energetica. Non iniziamo a costruire centrali proprio adesso!
Non facciamoci del male. Le generazioni future ci maledirebbero

Sempre in tema di Nucleare, considerazioni ulteriori sul cosiddetto “Governo del fare”

Dopo le dichiarazioni petto in fuori e panza in dentro del Ministro dello Sviluppo Paolo Romani, dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e degli Esteri Franco Frattini: "Il programma di costruzione delle centrali andrà avanti"………………..
Dopo i proclami della stampa di regime che spinge per costruire ponti sugli stretti e centrali nucleari dappertutto e che, con cipiglio decisionista, invita a ragionare e non farsi travolgere dalle emozioni………………
Ma………………
Dopo le dichiarazioni contrarie al nucleare di Formigoni (Lombardia) e Zaia (Veneto) e altri illustri Governatori………………
Dopo lo stop della Merkel, dei governanti svizzeri e, un po' per volta, i ripensamenti di tutti i leaders europei………………
Dopo le dichiarazioni tentennanti di Obama e, udite udite, della Cina………………
Dopo l'ultimo sondaggio che vede la maggioranza degli italiani (ITALIANI!!!!!) contraria al Nucleare, per cui al prossimo referendum il 50% + 1 degli aventi diritto boccerebbe sia il Nucleare e probabilmente anche il Legittimo Impedimento………………
Il nostro governo “del fare” ha cambiato parere.

Ecco il contrordine piovuto dall’alto che tutti i ministri suddetti hanno subito dovuto imparare a memoria:
"Nucleare Italia. Governo: Centrali solo nelle Regioni che le vogliono"
Traduzione dal politichese: il Nucleare sarà abbandonato